“Finchè uno non ci pensa, non si rende conto di quante cose importanti e piacevoli nella vita siano gialle”
A mio avviso questo colore ricorda il sole, emoziona e trasmette carica e buon umore.
Penso sia un colore che, se accostato ad altri in maniera corretta, possa fornire grinta e riconoscibilità senza eguali: un esempio lampante lo abbiamo con il brand Glovo, che riesce a portare allegria per le strade delle principali città semplicemente grazie ad una mongolfiera gialla posta in alto a destra nel logo. Il colore delle borse che contengono il cibo d’asporto e delle divise dei “glovers”, il giallo appunto, rendono identificabile il brand da metri di distanza.
Nonostante la natura gioiosa, il giallo è un colore particolarmente controverso e irriverente.
La sua reputazione è mutevole ed assume accezioni positive o negative in base all’ambito nel quale viene utilizzato.
Considerato una brutta copia dell’oro ed in contrapposizione al significato di lussuria e ricchezza, il giallo, nel XII secolo, divenne simbolo di falsità, inganno e menzogna; ecco spiegato il motivo per il quale Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova, dipinse Giuda avvolto in un enorme mantello giallo che sembra inghiottire Gesù.
Dal punto di vista storico, il giallo è stato a volte accostato a periodi particolarmente turbolenti e manifestazioni non molto positive.
Il flusso di migrazione che partendo dalla Cina si riversò in Europa e in America nei primi anni del novecento, per esempio, viene identificato come “terrore giallo” e successivamente durante il nazismo, si impose agli ebrei di indossare prima indumenti gialli e poi una stella di colore giallo, la stella di David.
Anche dal punto di vista medico, l’accostamento a questo colore non prospetta nulla di positivo e lo si accomuna spesso alla malattia. La “febbre gialla” sulle navi veniva segnalata apponendovi una bandiera gialla, oppure il detto “colorito giallognolo” per indicare un un sintomo di malessere.
D’altro canto, per il popolo egizio, il giallo è stato simbolo di eternità e forza, in India di pace e coscienza e nell’antica Grecia e Roma, il giallo ed il rosso erano considerati dominanti, caldi e vicini alla natura umana.
In Cina il colore giallo è legato idealmente alla fondazione della civiltà cinese, nella quale l’imperatore veniva identificato come “Dio Giallo” ed in Thailandia è considerato colore di buon auspicio in quanto la nascita del regno accadde di lunedì, e in quell’epoca era consuetudine indossare qualcosa di giallo il primo giorno della settimana. Visto da un occhio occidentale, sembra che il giallo abbia addirittura compiuto un miracolo in questa parte del mondoThailandia: far apprezzare il lunedì.
Nell’arte quando si parla di Giallo non si può non citare Van Gogh che fece del giallo la sua firma utilizzando l’energia e la vitalità di questo colore per rappresentare gran parte delle sue opere come i famosi Girasoli o La camera di Arles. Si dice che l’autore fosse così ossessionato dal giallo da arrivare addirittura a mangiarlo direttamente dai tubetti di vernice, nella convinzione che avrebbe portato la felicità dentro di sé.
Nel mondo del marketing, il giallo oggi corrisponde all’ideale di allegria, felicità e ottimismo.
Ottimo nel settore ludico per bambini, nei settori energetici, domestici o del food. In alcune circostanze può comunicare economicità quindi bisogna porre attenzione alla scelta del target di riferimento al quale affiancare il marchio.
Non tutti sanno che il giallo incrementa l’attività cerebrale, l’autoconsapevolezza e l’energia ed è consigliato pertanto tenere vicino a sé qualcosa di colore giallo quando si ha bisogno di trovare una soluzione ad un problema complesso.
Dal punto di vista del business questo è il colore per eccellenza delle matite, grazie all’azienda Koh-I-Noor, che le creò nel 1893, delle Pagine Gialle, di Ikea(insieme al blu), dei taxi newyorkesi e del Nesquik. Potremmo andare avanti per ore a citare i marchi che hanno sfruttato le caratteristiche del giallo per fare successo, non ultimi, McDonalds, Nikon, Ferrari o DHL.
Penso che lo storico d’arte e scrittore B.N. Goswamy abbia decisamente trovato il modo migliore per descrivere il giallo: “ colore ricco e luminoso, tiene tutto insieme, innalza lo spirito e facilita le visioni”.